Calcolo del periodo fertile: cosa sapere

Per ogni donna è molto importante conoscere i propri ritmi mestruali. Che sia perchè si sta desiderando una gravidanza oppure se la si vuole evitare, può essere davvero utile sapere in quali giorni l’utero è in fase ovulatoria e perciò fertile. Abbiamo chiesto un approfondimento sul tema agli esperti medici di INRAN.

Cos’è l’ovulazione

Per comprendere a fondo come funziona l’ovulazione e di conseguenza calcolarla, è bene chiarire alcuni concetti.

L’ovulazione coincide con il massimo periodo di fertilità nella donna, quando cioè è propensa fisicamente per concepire un bambino.

Anatomicamente parlando, la fase ovulatoria corrisponde al momento in cui l’ovaio rilascia nelle tube di falloppio un ovulo pronto per essere fecondato dagli spermatozooi. L’intero processo ha una durata piuttosto breve, di massimo 24 ore.

Come spiegato anche sul sito di Inran, questo non significa che le probabilità di rimanere incinta si limitino a queste poche ore, ma coprono un lasso di tempo che inizia da quando l’ovulo viene espulso dal follicolo. E’ importante calcolare quando avverrà perchè dopo il rapporto sessuale, gli spermatozooi possono sopravvivere diverse ore all’interno del corpo femminile e hanno più possibilità di fecondare quando l’ovulo inizia il suo percorso nelle tube.

Calcolo dei giorni per rimanere incinta: come farlo?

Vediamo ora come capire quando si inizia ad ovulare.

Partiamo da un presupposto: più il ciclo è regolare e più è facile effettuare il calcolo dei giorni per rimanere incinta.

Ti stai chiedendo quando inizia il periodo di ovulazione? Il metodo più utilizzando per questo conteggio è quello elaborato da Ogino Staus che prende come riferimento l’inizio del ciclo corrente e il giorno precedente l’inizio del flusso successivo.

Solitamente l’ovulazione cade due settimane prima del prossimo ciclo. Facciamo un esempio pratico, ipotizzando un periodo di 28 giorni tra l’inizio di un ciclo e l’altro.

Nella prima settimana dopo il primo giorno di flusso , la donna non è fertile. Intorno al 10 giorno cominciano ad alzarsi le possibilità, fino ad arrivare all’apice tra il 14esimo e il 18esimo giorno.

Vanno però presi in considerazioni diversi fattori come lo stress, l’assunzione di alcuni farmaci oppure sbalzi ormonali che possono anticipare o far ritardare la fase di ovulazione.

Oggi sono disponibili tantissimi siti web e applicazioni che effettuano un calcolo dell’ovulazione precisa.

Tutte funzionano allo stesso modo: si inserisce la data dell’ultimo mestruo e i giorni che mediamente trascorrono tra un ciclo e quello successivo. Il sistema calcola automaticamente:

  • l’inizio del prossimo flusso[1] ;
  • quali e quanti sono i giorni fertili dopo il ciclo;
  • i giorni non fertili.
  • Riconoscere i sintomi del periodo fertile

  • Un altro modo per capire quando inizierà l’ovulazione è ascoltare il proprio corpo e captare i sintomi del periodo fertile.

Il primo segnale è sicuramente dettato dall’ innalzamento della temperatura basale. In realtà non si tratta di un sintomo manifesto all’esterno, ma deve essere appositamente misurato per via rettale o vaginale con termometri specifici che si trovano in farmacia.

Quelli che seguono sono invece sintomi percepibili anche in maniera casuale, come il dolore al basso ventre.

Solitamente si concentra solo su una delle due ovaie, quella che sta ovulando. Infatti il follico si ingrandisce velocemente, tanto da raddoppiare il suo volume, e provoca di conseguenza dolore. E’ difficile descrivere il tipo di fastidio che si può avvertire, perchè è differente da donna a donna.

Associato a questo, capita di trovare una diversa consistenza del muco cervicale. Questa sostanza ha una funzione ben precisa: aiutare lo spermatozoo a risalire verso le ovaie. Quando il muco diventa meno denso e più liquido, vuol dire che ci siamo.

La libido è un altro potente indicatore dell’inizio della fase ovulatoria. Solitamente l’aumento del desiderio segnala che il corpo è pronto per ricevere una gravidanza.

Infine anche il seno può segnalare l’arrivo dell’ovulazione. Proprio come capita in fase pre mestruale, durante i giorni fertili la donna può avvertire una certa tensione, dolore e aumento del volume del seno che si sgonfierà poi con l’arrivo del ciclo.

Che si tratti di sintomi oppure del conteggio dei giorni, ovviamente stiamo parlando di semplici previsioni. Si parla di una più alta probabilità di concepire durante l’ovulazione ma non è da escludere che possa succedere anche nei giorni non fertili.

Il calcolo del periodo fertile non deve essere preso come un metodo contraccettivo, soprattutto se non si ha in progetto una gravidanza. Avere rapporti non protetti nei giorni non fertili non esclude la possibilità di rimanere incinta.

Lascia un commento