Se si prova difficoltà a urinare al mattino l’uomo si trova sicuramente davanti ad uno stato di esitazione minzionale. I più colpiti da questo disturbo sono i soggetti maschi anziani che avendo il tratto uretrale compromesso subiscono l’alterazione della diuresi ritrovandosi con la frequente difficoltà ad urinare. Questa problematica rappresenta il campanello d’allarme di un’ostruzione delle vie urinarie derivante dall’ingrossamento della prostata, la quale, premendo contro la vescica, ritarda la minzione. Il soggetto quindi deve forzare maggiormente i muscoli addominali per espellere l’urina stanziante nella vescica. Si tratta comunque di sintomi abbastanza comuni negli uomini a partire dai 60 anni ed in genere non causano gravi problematiche.
Proseguendo nella lettura dell’articolo andremo a rispondere ad alcune delle domande più frequenti che ci si pone in merito come “Perchè faccio fatica a fare pipì?” e ad esaminare quali sono cause e rimedi dell’esitazione minzionale.
Cause
Se si ha lo stimolo di urinare ma non esce l’uomo si trova sicuramente in uno stato di esitazione minzionale che rientra nei LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms) più frequenti caratterizzati da alcuni disturbi ostruttivi alla vescica.
Negli uomini di un’età abbastanza avanzata le cause sono da ricercare sicuramente in un ingrossamento della ghiandola prostatica determinato o da un carcinoma oppure da un’iperplasia prostatica benigna. Sia la prima condizione che la seconda producono una compressione sull’uretra ritardando così l’atto della minzione.
Altre cause ricollegabili all’esitazione minzionale sono alcune patologie o malformazioni che interessano l’apparato urinario come la stenosi uretrale, la litiasi uretro-vescicale ecc.
Infine ci sono anche alcuni disturbi neurologici che generando l’iporeflessia dei muscoli della vescica vanno ad influire in maniera negativa sulla minzione.
Quali sono i sintomi di una prostata ingrossata?
Tra i sintomi più diffusi generati dall’ingrossamento della prostata troviamo:
- gocciolamento post-minzione;
- esitazione minzionale;
- minzione più frequente;
- flusso di urina debole e discontinuo;
- sensazione di incompleto svuotamento della vescica;
- nicturia;
Cosa fare se un uomo non riesce ad urinare?
La prima cosa da fare è prenotare una visita urologica.
Questa permette di poter delineare un quadro preciso del paziente effettuando un’anamnesi completa sulla condizione di salute del soggetto, analizzando la presenza di eventuali patologie e l’assunzione di farmaci frequenti. Inoltre si va a verificare, grazie a delle manovre fisiche, la presenza di eventuali tumefazioni.
In seguito si procede con le analisi del sangue e delle urine e per approfondire spesso l’urologo può richiedere anche un ecografia pelvica e un uroflussimetria.
Nei casi benigni si procede con l’assegnazione di farmaci come la dutasteride o la finasteride, mentre in caso di carcinomi si procede con la chirurgia.
Rimedi Naturali
Se non si vuole ricorrere ai medicinali poiché il disturbo è di lieve rilevanza, cosa fare per aumentare il flusso urinario?
Certamente il primo rimedio naturale è quello di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e di mangiare tanta frutta e verdura evitando cibi che possono portare infiammazioni come spezie piccanti, caffè, insaccati, cioccolato e altri alimenti molto zuccherini.
Esistono poi anche degli integratori alimentari a base di sostanze naturali che possono aiutare tantissimo il flusso urinario.
I migliori integratori sono formulati con questi attivi naturali:
- mirtillo rosso: potente antiossidante e antisettico che combatte gli agenti patogeni;
- uva ursina: potente antibatterico naturale;
- D-mannosio: zucchero non assorbito dall’organismo che elimina l’attecchimento dei batteri nella vescica;
- ononide: arbusto spinoso dall’affetto antinfiammatorio, diuretico e depurativo, fa sentire la vescica da subito più leggera;
- melograno: antibatterico e antiossidante naturale;
- probiotici: ostacolano la proliferazione dei batteri cattivi nel tratto uro-genitale