Sbiancamento dei denti, ci possono essere controindicazioni?

Quali sono i segreti di un bel sorriso bianco? Siamo bombardati da pubblicità di prodotti e trattamenti  sbiancanti dei denti, ma funzionano veramente e soprattutto sono utili per la salute dei nostri denti o hanno solo un effetto estetico? Oppure addirittura possono essere dannosi?

Negli anni, lo smalto dei denti, essendo fatto di tessuto tende a perdere il suo colore bianco poiché é sottoposto ad usura così come qualsiasi altro tessuto di cui é composto il nostro corpo. Le persone invecchiano e anche lo smalto dei loro denti, che è composto a strati, tende a consumarsi facendo apparire il loro sorriso meno ammagliante. A questa componente che accomuna un po’ tutti va aggiunta anche una questione genetica che porta ad una predisposizione di alcune persone ad avere denti più bianchi di altre. Alcuni accorgimenti possono aiutarci a prevenire e a rallentare questo processo di ingiallimento dentale come per esempio evitare di fumare e ridurre l’assunzione di thè e caffé. Lavare accuratamente i denti con spazzolini elettrici per rendere la loro superficie il più possibile liscia e impedire così l’adesione della placca e dei pigmenti scuri, è un ottimo accorgimento. Anche bere spremute di arance o limoni, sostanze che abbassano il Ph della saliva,  potrebbe indebolire lo smalto dei nostri denti, per cui i dentisti consigliano di non spazzolare subito dopo i denti, ma di aspettare almeno 30 minuti, il tempo giusto per dare alla saliva la possibilità di ritornare ai normali livelli di Ph. Molti sono i sistemi per riparare lo smalto danneggiato e rendere il nostro sorriso più bianco: dai dentifrici, alle penne e ai bite sbiancanti, ma non tutti hanno i risultati sperati. Affidarsi a personale specializzato che utilizza materiali speciali ad uso odontoiatrico è comunque sempre la miglior soluzione per ottenere un bel sorriso smagliante.

Ma i trattamenti sbiancanti vanno tutti bene o possono avere effetti collaterali?

Affidandosi ad un professionista si possono evitare effetti indesiderati gravi. E’ comunque sempre opportuno parlare con il proprio dentista prima di procedere allo sbiancamento. Ci possono infatti essere casi in cui è meglio evitare questo trattamento, come ad esempio nel caso della presenza di carie, che devono essere prima trattate; quando ci si trova di fronte a protesi o capsule sulle quali non ha efficacia, ma sarebbe meglio una sostituzione con un colore più chiaro; nel caso di gravidanza o allattamento e ancora nel caso di minorenni, dove lo sbiancamento andrebbe posticipato in un’età più matura. Anche nei casi in cui il trattamento è ammesso ci possono essere degli effetti collaterali, anche se solo temporanei, della durata di pochi giorni, ma che vale la pena prendere in considerazione. E’ possibile che dopo il trattamento i denti siano più sensibili al caldo e al freddo, che subentri un leggero mal di gola o che magari compaiano delle macchie bianche sulle gengive. Tutti questi sintomi nell’arco di pochi giorni dovrebbero scomparire anche se è sempre meglio chiedere consiglio al dentista. Spesso ci si chiede se trattamenti di sbiancamento dentale possano avere effetti negativi sulle gengive, ma ciò non è stato dimostrato, anche se non è ben precisato se si possano avere conseguenze negative a lungo termine sui nervi e sui vasi sanguigni. Occorre comunque sapere che lo sbiancamento dentale non è una soluzione permanente; il processo di ingiallimento tornerà a ripresentarsi con il trascorrere degli anni per cui vale sempre la regola principale di aver cura dei propri denti seguendo i consigli del proprio dentista.

 

 

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