Sanificazione abiti obbligatoria per l’abbigliamento: quali alternative ci sono?

Il prossimo 4 Maggio 2020 anche i negozi di abbigliamento, come gli altri esercizi commerciali coinvolti, riapriranno per la prima volta dopo lo stop totale dettato dalla terribile pandemia di Covid 19 che ha colpito tutta la nostra penisola. E’ la cosiddetta FASE 2.

Alcuni negozi di abbigliamento per bambino e neonato avevano già riaperto per permettere ai neogenitori di rinnovare i cambi per i piccoli nuovi arrivati. Anche se parlando con alcuni negozianti del settore abbigliamento bambini si è trattato di una ripartenza soft, incentrata soprattutto sulla vendita on line, e con un controllo capillare degli afflussi, quasi ridotti all’osso.

Sanificazione dei negozi di abbigliamento: settore particolarmente a rischio

I negozi di abbigliamento sono un settore particolarmente delicato per la trasmissione del virus, dato che i capi d’abbigliamento devono essere indossati nei camerini per provare le taglie e la vestibilità, caratteristica unica per questo settore commerciale. E se da un lato si è pensato a vietare le prove dei vestiti, soluzione che castrerebbe oltremodo il già difficile momento che stanno passando dopo questo lungo periodo di fermo.

In questo caso si pone quindi il problema, rispetto agli altri esercizi commerciali, di sanificare i capi d’abbigliamento provati ad ogni cambio. Necessaria quindi una sanificazione dei camerini molte volte durante la giornata.

A livello di Governo, si è parlato di obbligare la sanificazione degli abiti ad ogni cambio tramite un decreto ad hoc, anche se non è stato diramato alcun comunicato in tal senso. I negozi di abbigliamento in questa direzione già si stavano preparando, essendo il tipo di attività che più coinvolge il contatto delle persone con il prodotto, un po come i parrucchieri e i centri estetici e centri benessere, che però forse una sorta di sanificazione e sterilizzazione degli strumenti di lavoro erano già più avvezzi a farla per natura professionale.

Quindi sanificare gli abiti, nei camerini dopo la prova taglie, ma come? Quale approccio è più corretto per sanificare agevolmente i capi di abbigliamento da virus, batteri e tutto quello che può dare problemi di eventuali trasmissioni?

Un approccio ecologico può essere l’utilizzo di sanificazione a Vapore Saturo Secco, che non umidifica i capi, ma vediamo anche altri approcci.

Sanificazione degli abiti tramite Ozono

Molto diffuso il sistema di sanificazione ad ozono, adottato sia dalle aziende di pulizie e di sanificazione che offrono il servizio agli esercizi commerciali, ma che sta diventando un trend di adeguamento anche nei negozi, ristoranti prossimi all’apertura, settore estetico e turistico. Molti negozi ed attività stanno cercando con forza di acquistare sanificatori ad ozono, che risulta essere la sostanza che meglio va a neutralizzare il virus covid 19 ma anche tante altre problematiche, allergeni, batteri e muffe.

A livello di ingombro e potenzialità di sanificazione non c’è dubbio per quanto riguarda anche i capi di abbigliamento o i camerini. L’ozono agisce bene in saturazione, quindi a locali chiusi, porte e finestre serrate, in modo di arrivare in ogni spazio del locale. La soluzione di sanificare all’ozono i capi di abbigliamento, qualora si abbia a disposizione un sanificatore ad ozono per il proprio negozio sembra doppiamente funzionale, evitando di fare un investimento doppio su un’alternativa solo per i capi. Si può sanificare la cabina del camerino ad ogni cambio facendo ad esempio un ciclo corto di ozono di 15 minuti se abbiamo un macchinario più grande e potente dello spazio piccolo del cambio.

Una seconda soluzione sarebbe usare il tubo del catalizzatore abbinato alle custodie per abiti chiuse con la zip ed una fessura aperta dove inserire il getto di ozono. In modo di disinfettare completamente il capo prima di riporlo.

Sanificazione: L’Ozono funziona davvero?

In un articolo che parla di Fake News sulla sanificazione degli ambienti e la lotta al Coronavirus attraverso le tecniche di Sanificazione e pulizia, apparso su Repubblica on Line dell’8/5/2020,  

Si parla di una precisazione del Ministero della Salute riguardo alla Sanificazione a Vapore, o Ozono e Lampade a Raggi UV.

Tuttavia, data la natura del Covid 19, Virus nuovo per gli studi attuali dato il periodo, è chiaro che il Ministero non voglia avallare una soluzione come “risolutiva” al 100%, non avendo dati certi sull’efficacia dei metodi di detersione e purifcazione degli ambienti.

Tuttavia, in un Documento del 27/10/2010, approfondendo dei test sull’efficacia dell’Ozono per la purificazione degli ambienti, il Ministero della Salute ha affermato che

“L’azione ossidante esplicata dall’ozono ha fatto sì che sin dalla sua scoperta fosse utilizzato come agente battericida, fungicida e inattivante dei virus (Tabella 2). Esso è stato utilizzato inizialmente
come agente disinfettante nella produzione di acqua potabile, in Francia dal 1906 ed in Germania dal 1972. La scelta dell’ozono fu basata sul fatto che esso è più efficace di altri disinfettanti verso un più ampio spettro di microorganismi.
I diversi batteri mostrano una sensibilità variabile all’ozono: i Gram-negativi sono meno sensibili dei Gram-positivi, i batteri sporigeni si dimostrano più resistenti dei non sporigeni (Kim et al., 1999). Poiché il meccanismo con cui agisce l’ozono è la perossidazione lipidica, la causa della
differente sensibilità sarebbe imputabile alla differente composizione lipidica della parete batterica (Khadre et al., 2001; Khadre and Yousef, 2001; Hoff, 1986).
L’inattivazione dei virus è stata finora meno studiata di quella dei batteri; è comunque noto che
anch’essa avviene rapidamente in seguito ad ozonizzazione, anche se richiede una somministrazione
di gas a concentrazioni superiori rispetto a quella necessaria per i batteri (Kim et al., 1999). Si è
osservato, infatti, che le curve di inattivazione mostrano un rapido abbattimento delle colture fino al 99%; il restante 1% richiede un tempo maggiore per la totale inattivazione. Vari studi effettuati
sulla sensibilità dei virus all’ozono hanno dimostrato che i virus provvisti di membrana sono nettamente più sensibili di quelli che ne sono sprovvisti.
Il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è sicuramente quello di una distruzione, come nel
caso dei batteri, ma di un’inattivazione; l’azione dell’ozono consisterebbe in un’ossidazione, e conseguente inattivazione, dei recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere. Verrebbe così bloccato il meccanismo di riproduzione virale a
livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.”(FONTE: PARERE DEL CNSA SUL TRATTAMENTO CON OZONO DELL’ARIA)

Risulta dunque l’efficacia della sanificazione ad Ozono in caso di Batteri, Funghi Muffe e Insetti, e di Inattivazione della parte Virus.

Nel caso si fosse scettici sul discorso relativo al fastidio per la salute del contatto con l’ozono, sarebbe bene operare in sinergia con sistemi di purificazione dell’aria.

Tra le soluzioni adottate si tratta di una soluzione inattivante determinata e risolutiva.

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Sanificazione dei vestiti tramite raggi ultravioletti

Le lampade germicida a raggi ultravioletti possono ovviare al problema di entrare in contatto subito con l’ozono e sembrano una soluzione combinabile con la prima per un negozio di abbigliamento. Sanificare il negozio con ozono, rispettando i tempi di saturazione e di rifrequentazione, e sanificazione a raggi UVC per gli abiti, in modo di eliminare virus, batteri, odori e muffe. I sanificatori a raggi ultravioletti usano una tecnologia chiamata ossidazione fotocatalitica, che viene utilizzata già anche a livello di aerospaziale. Nuovi sono anche gli armadi con lampade UV al loro interno che adottano questa tecnologia per sanificare gli abiti all’interno.

I Raggi Ultravioletti eliminano veramente virus e batteri?

Valido metodo in ascesa per eliminare germi e virus, la sterilizzazione tramite raggi UV viene già adottata da studi dentistici, ospedali(dove tramite robot a raggi Ultravioletti disinfettano sale operatorie da agenti patogeni), compagnie aeree. La Boeing ha progettato un prototipo di sanificatore a raggi UV per un bagno da aereo che sanifica il WC ad ogni utilizzo.
Sul mercato sono presenti prodotti diversi che utilizzando la tecnologia di rimozione germi a raggi UV ed elimano batteri,virus, funghi e allergeni dalle superfici, e vengono utilizzati a livello domestico per smartphone, tastiere ed altro, come ad esempio tastiere di ascensori, touch pad di ATM Bancomat e centri commerciali.

Le barre sanificatrici a raggi Ultravioletti( nello specifico UVC) usano la luce UV per eliminare batteri e virus, come il Coronavirus, l’Escherichia Coli.
La forma ed il modo d’uso è molto simile alle barre metal detector degli aeroporti, quindi sono molto maneggevoli e si presterebbero alla messa in regola dei negozi di abbigliamento per una sanificazione completa e per una tutela al 100% del personale del negozio e dei clienti. Ovviamente sempre in abbinato ai presidi già imposti, come mascherine, guanti e gel sanificante.

E tu, come ti stai organizzando per la riapertura?

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